Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 49

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Tra «borea» e «boria»
Incominciamo dal secondo dei due. Si tratta della sesta delle
Metamorfosi
di Ovidio, dove si parla di Eretteo e delle sue quattro
figlie, di cui due bellissime, Procri e Orizia; essendo la prima delle
due conquistata da Cefalo, discendente di Eolo (sempre tra venti
fatti persone ci troviamo), Borea fa di tutto per ottenere in sposa
Orizia; ma quando si rende conto che a poco servono le suppli-
che, si affida alla forza:
«
precibus mavult quam viribus uti
»
. Si fa
«
horridus ira / quae solita est nimiumque domestica vento
»
5
, rapi-
sce Orizia e la fa sua sposa. Anche Erodoto (classico sicuramente
noto e familiare a Vico) ci parla di Borea, cognato degli Ateniesi
in quanto sposo di Orizia e dunque genero di Eretteo, padre degli
Ateniesi, che in loro soccorso piomba sui barbari distruggendo
le loro navi
6
. E nel
Fedro
platonico Socrate ci fa sopra dell’ironia,
considerando questa storia
«
soprattutto divertente
»
7
. Quello che è
peculiare del carattere di Borea in questa tradizione è qualcosa di
vicino, se non identico, alla boria il cui nome ha preso origine dal
suo: questa “vis” in luogo della supplica segnala un temperamento
carico d’orgoglio e, possiamo e dobbiamo aggiungere, lo slancio di
forte passione che nei versi ovidiani lo travolge e lo fa travolgente,
segnala prima ancora che il desiderio della bella sposa il desiderio
del suocero importante, Eretteo. Borea ha compreso di dovere e di
potere ottenere con la propria potenza le nozze (
«
thalamos
»
), e so-
prattutto
«
socerque non orandus erat, sed vi faciendus Erecteus
»
8
.
Questi testi di Ovidio e di Erodoto, ripetiamolo, non sono fra
quelli citati da Vico, ma psicologicamente e moralmente il
Boreas
che in questi versi Ovidio ci ha rappresentato è, fra tutte le fonti di
letteratura classica che lo evocano, la figura più vicina e più affine
alla “boria” che gonfia il petto e che pretende imporsi con arro-
ganza al disopra di tutto.
Passiamo ora al luogo e alla fonte su Borea personaggio, espres-
samente richiamata da Vico: si tratta del luogo dell’
Iliade
in cui «
le
5
Ovid.,
Metam
., VI, vv. 684-686.
6
Herod.,
Hist
., VII, 189.
7
Plat.,
Phaedr
.,
229d.
8
Ovid.,
Metam
., VI, vv. 700-701.
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