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Della mente sovrana del mondo
Da una parte noi non possiamo non avere idea di essere mentale,
perciocché quanto la mente nostra è a se medesima, tanto l’idea
dell’essere mentale è alla mente intrinseca­mente giunta. Né si può
dire che la mente nostra di se stessa idea abbia e non più oltra
perché è impossibile che vi sia idea di essere particolare, che non si
estenda ad involgere l’essere universale, non potendo né in realtà
né in idea l’universale dal particolare esser disgiunto in niuna guisa.
La mente nostra, coll’idea che di sé ha, necessariamente ha insie­me
l’idea di universal essere mentale; e questa idea è quella che implica
essere universale ed infinito. D’altra parte, questa ideale implicanza
dimostra che l’idea di mente universale ed infinita è una ragione
intrin­seca ed /174/ essenziale della nostra intelligenza. Le ragioni,
come sono alle cose ideate intrinseche ed essenziali, così similmen-
te sono intrinse­che ed essenziali all’intelligenza. L’idea di mente
universale ed infinita non è adunque finta o pensata da uomini
maliziosi o creduli, ma è in noi e con noi nata; e, poiché significa
ed esprime e rappresenta mente uni­versale e infinita, non può da
finito essere dissimile fine da dissimile prin­cipio procedere: ma dee
da essere infinito simile da simile provenire. Questo sia detto di
passaggio, in confermazione di quello che della dimostrazione del
Cartesio è stato detto in altri luoghi di questa disputa.
Per ritornare in via; della materia non è necessario altre ragioni
ricer­care per dimostrare che non è assolutamente in ogni genere
infinita, do­po che non poter ella generalmente in niun modo esser
infinita già dimo­strato abbiamo. La materia non può essere infi-
nita nell’estensione e nel numero, perché l’estensione e ’l numero
/175/ sono dell’infinità del tut­to incapaci. Tutta distinta e tutta
divisibile, non può, né con principio in­trinseco che non ha, né
coll’estrinseco che ha, essere infinita. E per que­sta cagione mede-
sima non può essere infinita nella essenza. Inoltre con sicurissime
pruove, abbiam mostrato, che alla materia né il moto, né niun altro
modo, e tanto meno l’ingegno universale del mondo e ’l sostanzia-
le ingegno dell’uomo, si può accordare.
Adunque, di ogni spezie di essere e di ogni modo di operare
ignuda e cassa, non può, altro che l’insolentissimo Spinosa, im-
maginare che la materia sia in ogni genere colla contenenza di
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