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Della mente sovrana del mondo
tente ad essere; e in questi difetti dimostra la necessità di superior
principio immateriale, che l’abbia mossa, ordinata e prodotta. La
qual cosa, con giusti ragionamenti avendo per tutti gli antecedenti
capitoli bastevolmente dilucidata, non possiamo qui nulla ridirne
senza noja degli studiosi. Ed è da notare che que’ difetti si espli-
cano immediatamente da principj costitutivi della materia, che è
essere impenetrevole, scomunichevole ed esclusivo; onde si potria
dire che nel suo medesimo concetto involga la cognizione della
causa e si mostri prodotta e dipendente.
Lo Spinosa, per acquistar fede, avrebbe dovuto con chiari ar-
gomenti provare che non ci è altro principio, /184/ né altro fine,
che il principio e fine costitutivo essenziale; e che non ci è altro
principato, né indipen­denza, che l’essenziale; e che la natura, che
ha proprio concetto e che di per sé col suo proprio concetto si dee
concepire, è insieme da se mede­sima e da sé procede, e non è né
procede da distinto principio. Ovvero, non potendosi fermare nel
solo essenzial concetto e nella essenzial costituzione della materia,
avrebbe dovuto i principj costitutivi che si hanno della materia
dilatare ed esplicare; e per tutto l’intero essere della materia in ogni
parte risguardare; e farne vedere che la materia per tutto include
l’autorità, il primato e ’l principato della mente, e si dimostra ella
essere autorevole prima e principale nell’essere e nell’operare. Ma
egli non ha potuto o non ha voluto adoperar con tanta diligenza,
e per tanto non ha potuto ritrovare quel che noi abbiam ritrovato:
che la materia per tutto si dimostri all’essere e all’operare impoten-
te, e all’uno ed all’altro di supremo immateriale /185/ onnipotente
principio bisognosa.
Lo Spinosa mol-
to dice e niente
pruova
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