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PARTICELLA SECONDA
DEGLI ASSIOMI
CAPO I
Primo assioma: Omnia quae sunt, vel in se sunt vel in alio.
Questo assioma consente colla comune volgar divisione, che tutte
le cose che ci sono, o sono sostanze o accidenti. Niente è da teme-
re da questo stabilimento, perché niente è da temere dal vero. Se
non che lo Spinosa per ignoranza o per malizia voglia confondere
questo comune sostanzial modo di essere in sé, con quella singolar
maniera di essere da se medesimo. /180/ Il perché [di] quel che egli
ha traveduto o dissimulato, diciamolo noi apertamente. Adunque,
vuolsi più innanzi dividere l’essenza, e dire che le cose che sono in
se medesime, o sono elle da sé e da sé procedono; o non sono da
sé, ma sono e procedono da superior distinto principio.
CAPO II
Secondo assioma: Id quod per aliud concipi non potest,
per seipsum concipi debet.
Lo Spinosa con nuovi assiomi segue ad affaticarsi per fare appren-
dere che la materia il primato dell’essere aver debba. Perché la ma-
teria ha il suo proprio concetto, e perciò non si concepisce col con-
cetto della mente; cioè il suo concetto non involge e non esprime
la natura mentale; per questa cagion sola, crede che la materia non
sia della mente produzzione, ma che ella sia di sé causa. E noi se-
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