Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 322

Armando Mascolo
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punto di vista, quello espresso da Unamuno è un “egotismo tra-
scendentale”, in quanto il culto del proprio io trascende l’interesse
meramente biologico in favore di un interesse personale volto a
forgiare una forma o figura di esistenza che meriti di perdurare nel
tempo come opera di libertà. L’egotismo assume così un carattere
di esemplarità e di universalità, contrariamente all’egoismo, che è
sempre esclusivo e particolare. È lo stesso Unamuno, del resto, ad
evidenziarlo:
Non era per i nostri singoli io che noi egolatri di allora lottavamo –
afferma il pensatore spagnolo –; era per l’io di ciascuno, era perché sul
vecchio terreno dell’egoismo si scoprisse l’io. Perché sono persuaso
che l’egoismo possa essere curato solo quando l’egoista scopre il suo
intimo ed eterno io, l’idea archetipica di sé stesso
15
.
Quello del ’98, in definitiva, fu un «movimento di frenetico
personalismo»
16
, di scoperta e di adorazione del proprio io, sorto,
secondo Unamuno, come reazione dinanzi al doloroso infrangersi
delle illusioni storiche della nazione spagnola:
Vedevamo [la patria] affondare nel più ostinato torpore, e proprio
perché la Spagna sprofondava, volevamo salvare lo spagnolo.
Credevamo di esser nati per rinnovare la patria, per fare della Spagna
la nobile dimora degli spagnoli,
un popolo di io e non un gregge di elettori
e contribuenti
. La nostra principale preoccupazione era di non farci
mettere in catene, di restare liberi
17
.
È nell’opera di Ángel Ganivet, in particolare, che la ferma difesa
dell’identità storica spagnola e l’individualismo egolatrico trovaro-
no la loro massima e più compiuta espressione.
Mi limiterò ad esaminare solo il primo aspetto, quello legato alla
15
Ivi, p. 134.
16
Ibidem
.
17
Ibidem
.
1...,312,313,314,315,316,317,318,319,320,321 323,324,325,326,327,328,329,330,331,332,...500
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