Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 328

Armando Mascolo
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e significativamente intitolato
Unamuno y Europa, fábula
. In questo
breve scritto Ortega definisce quanto mai “guappesca” e arrogan-
te, tipica di un «energumeno spagnolo», l’esternazione del pensa-
tore basco che, in una lettera indirizzata ad Azorín apparsa alcuni
giorni prima sulle colonne del quotidiano «ABC», aveva sbriga-
tivamente liquidato i novelli fautori dell’europeizzazione ritenen-
doli in modo sprezzante dei “
papanatas
”, dei “sempliciotti”, degli
schiocchi imitatori, cioè, di cose straniere che subiscono il fascino
di “questi europei”. Ortega, dal canto suo, rivendica fermamente,
non senza una punta di irriverente ironia, la sua piena e integrale
appartenenza alla cosiddetta schiera dei “
papanatas
”, confessando
amaramente, e quasi con orgoglio, come non fosse possibile tro-
vare, in tutto quello che egli aveva scritto sino ad allora, una sola
pagina in cui non figurasse con «simbolica aggressività» la parola
Europa, parola nella quale per lui avevano inizio e finivano tutti i
dolori della Spagna
34
.
Ciò che Ortega rimprovera principalmente al popolo spagnolo
è la sua eccessiva “superbia” che gli impedisce di poter giudicare
in maniera obbiettiva il proprio passato e, di conseguenza, di af-
frontare responsabilmente la drammatica situazione di decadenza
morale e intellettuale in cui versa il proprio paese: «La superbia –
afferma recisamente nel 1923 – è la nostra passione nazionale, il
nostro peccato capitale»
35
. Un tale atteggiamento di altera fierezza,
sostiene Ortega, deriva dal fatto che lo spagnolo è per sua stessa
indole un “misoneista”, odia e rifugge, cioè, ogni tipo di novità e
di cambiamento considerandoli un’umiliazione, un’offesa perso-
nale, in quanto la loro accettazione significherebbe riconoscere la
propria imperfezione, l’esistenza di qualcosa di buono fuori di sé
ancora da scoprire
36
.
È sulla scorta di questa dolorosa quanto necessaria presa di
34
Cfr. J. Ortega y Gasset,
Unamuno y Europa, fábula
(1909), in Id.,
Obras comple-
tas
, 10 voll., Madrid, Taurus, 2004/2010, vol. I, p. 256.
35
J. Ortega y Gasset,
Para una topografía de la soberbia española (breve análisis de una
pasión)
(1923), in Id.,
Obras completas
, cit., vol. V, p. 174.
36
Cfr. ivi, p. 178.
1...,318,319,320,321,322,323,324,325,326,327 329,330,331,332,333,334,335,336,337,338,...500
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