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Tommaso Rossi
adduciamo: l’una dall’essere della materia, non già mostrando la di
lei impotenza al moto, che è stato fatto; ma che di quel tal’essere, tal
sia il moto; che sempre /12/ da esterno principio dipenda; e l’altra
dalla natura del moto di per sé considerato separatamente.
Cominciando dalla prima, l’antitipia, cioè la mutua resistenza
delle parti della materia, è infino al senso manifesta. Elle nell’oc-
cupare i luoghi, l’une all’altre resistono, e mosse l’une l’altre si
spingono, e scacciano. Questa, che propriamente dicesi antitipia,
proviene dalla mutua esclusione delle medesime parti nell’essere: le
quali nell’essere si distinguono ed escludono; e in certo modo l’une
all’altre nell’essere resistono. La distinzion reale delle parti, è reale
esclusione, e in certo modo resistenza, per cui le parti distinti luo-
ghi ottengono, e sì da’ luoghi si escludono, e strapongono. Questa
mutua esclusione, antitipia dell’essere si può nominare. Siccome la
propria antitipia, che è la mutua resistenza, ed espulsione, si può
dire esclusione dell’operare. L’una, e l’altra, è manifesta: e l’una,
cioè l’antitipia dell’operare, dall’altra, cioè dall’antitipia dell’essere
proviene. È certissimo assioma, che qual’è l’essere, /13/ tal’è l’o-
perare. L’essere è principio dell’operare. L’operare è produzione
dell’essere. Non può l’uno dall’altro a niun patto variare. Siccome
la materia nell’essere, con parti tra loro distinte, ed escluse, e stra-
poste, che è dell’essere antitipia, si estende a formare ed occupare
distinti luoghi; e con ciò, per mutua esclusione e straposizione di
parti è estensa, che è il suo essere: così per mutua resistenza, ed
espulsione di parti, che da’ luoghi l’une l’altre si pingono, ed espel-
lono, che è la propria antitipia, procede a muoversi, che è il suo
operare. Né la mutua esclusione dell’essere, può soffrire interna
d’essere comunicazione, onde la materia di ogn’interna comunica-
zione cassa, colla esclusione, e straposizione delle parti, si estende
ad essere: né la mutua resistenza, ed espulsione può interna pro-
duzione ammettere, onde la materia di ogn’interna influenza priva,
colla resistenza, ed espulsione procede all’operare. Nell’essere, fra
interna comunicazione /14/ , e mutua esclusione non vi ha mez-
zo niuno. La mutua esclusione delle parti, ogni comunicazione tra
loro affatto esclude. E nell’operare, fra produzione, o influenza
interna, e mutua resistenza, ed espulsione, similmente non vi è
L’antitipia
dell’operare,
proviene dall’
antitipia dell’
essere
La materia si
muove per ester-
na impulsione, e
non per intema
influenza
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