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Tommaso Rossi
genere infinito, nell’unità e università e infinità di quel maraviglioso
essere, è da ogni parte penetrata ed assorta. E questo vero uno,
universo e infinito, è l’es­senza o natura che, con nesso di perfetta
reale identità e unità, tutti gli attributi e tutte le forme e perfezzioni
dell’essere con infinità tutta pre­sente insieme aduna e contiene;
la quale nel penetrevole, comunichevole sapere, volere e potere
mentale, più chiaramente che la luce del sole si vede da intelletti
non oscurati dal senso. Or conchiudiamo finalmente il capitolo e
’l volume con uno argomento, che ’l fine di questa terza parte col
suo principio ricongiunge, e che quanto per tutto è stato detto mi-
rabilmente dichiara e conferma.
La materia non può realmente essere, se non diterminata e
particola­reggiata con diterminati modi particolari della dimensio-
ne. I principj e fini /276/ de’ modi, figure o forme della dimensio-
ne, sono principj e fini intrinseci, che compiono e distinguono il
real essere della materia. Dicemmo una volta che all’estensione ed
al numero, e similmente alla sostanza estensa e numerosa che è la
materia, i principj e fini di limita­zione sono ancora principj e fini
di costituzione. Oltre alle ragioni allora da noi allegate, i varj modi,
figure o forme della dimensione sono le prime differenze che pri-
mamente distinguono l’estensione e ’l numero; e perciò all’esten-
sione ed al numero sono intrinseche ed essenziali. In ogni cosa,
quel che nell’essere è primo è alla cosa intrinseco ed essenziale.
Dell’estensione e del numero non vi sono differenze che de’ varj
modi prima distinguano l’esser loro; sono eglino, adunque, prime
loro intrin­seche ed essenziali differenze; la materia è ella numero
ed estensione, e secondo l’opinione, che alla sostanza della materia
non dell’estensione altro concede, pure niuno può negare che alla
materia l’estensione e ’l numero /277/ sieno intrinseci ed essenzia-
li; onde, con quella opinione, ancora i principj e fini de’ varj modi
esser deono intrinseci e costitutivi essenziali del real essere della
materia. Oltre a ciò, la materia, siccome per essenzial necessità è
realmente distinta e divisibile in parti, così per la medesima neces-
sità esser dee realmente distinta e divisibile in varj modi, figure o
forme di dimensione. Quella prima distinzione delle parti compo-
nenti è la cagione di questa seconda de’ modi; anzi nella seconda è
La materia non
può realmente
essere, se non
determinata
con particolari
modi
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