202
Tommaso Rossi
che la idea o nozione della sostanza involge, nella terza definizione
abbiam mostrato. E sono: che la sostanza sia una essenza com-
piuta e perfetta con principio, mezzo e fine costituita e conchiusa;
che ella in se medesima insista e di per sé sossista, impaziente di
alieno subbietto e sostegno; che sia infine de’ modi e di operazioni
principio; e che qual è, tal con proprio concetto senza implicanza
di altro distinto essere si esprima.
Or, quale delle mentovate ragioni involge l’esistenza, l’autorità,
l’indipendenza e ’l primato dell’essere? Per cominciare da questa
parte, certamente non implica que’ sommi pregi l’esser principio
di modi e di operazioni. Per questa prerogativa non si può dir al-
tro, se non che la sostanza i suoi proprj modi e proprie operazioni
debba contenere, sostenere e produrre; che la sostanza non sia ella
un modo ma sia sostanza, non sia operazione /262/ ma operante
principio. Ov’è qui la necessità, l’autorità e ’l primato dell’essere
assoluto e indipendente? Ove la ragione, che que’ singolari pregi
per necessario indissolubil nesso involga? Ove, infine, è l’essenzial
ragione, che per necessaria discordanza escluda la contingenza e
la suggezzione? Similmente, la sostanza è di proprio principio e
proprio fine costituita, e nel proprio essere compiuta e perfetta, di
alieno principio e di alieno sostegno non bisognosa; ma in niuna
di queste ragioni la necessità di dover essere, l’autorità, e ’l primato
sovrano assoluto indipendente non vi si scerne.
Per torre la confusione, della quale vuol sempre avvalersi lo
Spinosa, in quel medesimo luogo opportunamente distinguemmo
i principj e fini essenziali ed intrinseci, e’ primati e le indipendenze
corrispondenti, da principj e fini e primati estrinseci, ed in questo
senso accidentali. Ed ivi, col paragone de’ sillogismi e delle scienze,
dicemmo che le sostanze di ragion sua vogliono avere principj e
/263/ fini essenziali ed intrinseci; e con questi essere autorevoli
e prime nell’ordine intrinseco ed essenziale; e in questo risguar-
do escludono i principj essenziali ed intrinseci; e non escludono
i principj estrinseci ed accidentali. E come i sillogismi de’ proprj
principj e fini, onde sono conchiusi, contenti, da più ampli e più
eminenti principj provegnono e dipendono, ed in iscienze più am-
pie e più profonde son contenuti, così vi sono vere sostanze, che
L’autorità e ’l
primato essen­
ziale, coll’auto-
rità e primato
assoluto di ogni
essere, non si dee
confondere
1...,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201 203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,...230