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Della mente sovrana del mondo
CAPO VIII
Proposizione settima: Omnis substantia, est necessario infinita.
Demonstratio: Substantia unius attributi nonnisi una existit per proposi-
tione secundam: erit itaque ejus natura vel finita, vel infinita. At non finita;
nam per definitionem secundam deberet terminari ab alia ejusdem generis,
quae etiam necessario deberet existere per propositionem sextam: adeoque
darentur duae substantiae ejusdem attributi, quod est absurdum per proposi-
tionem quintam: erit ergo infinita.
Dalla identità de’ medesimi attributi, com’è stato detto e provato,
segue della sostanza non la reale ma l’ideale identità ed unità, la
qual soffre la real distinzione, onde possono esservi due sostanze
del mdesimo /269/ attributo realmente fra loro distinte. Adunque,
siccome l’ideale identità non proibisce che vi sieno due sostanze,
delle quali l’una sia dall’altra prodotta, così la medesima identità
non fa ostacolo che non vi sieno due sostanze delle quale l’una sia
dall’altra terminata. Qual è la cagione, tal sicuramente esser dee
l’effetto. Generalmente l’identità e unità, poiché non vi può essere
altra sostanza distinta del medesimo attributo, fa che la sostanza
sia, diciam così, improdotta e infinita. Ma l’i­dentità e unità ideale,
nella idea ove la sostanza è una, che sia improdot­ta e infinita può
fare, e non altrove. E poiché colla ideale identità e unità ben può
stare la real distinzione e reale moltiplicità, quindi segue che la so-
stanza idealmente una, con tutto ciò in realtà prodotta e finita es-
ser debba. L’argomento dello Spinosa nella sostanza generalmente
conside­rata non così tosto ad ognuno dimostra la sua leggerezza,
e la nostra soluzione in quel caso può parer necessaria per isco-
prire l’inganno. Ma /270/ nel particolare della sostanza materiale,
che è tutta con profonda real distinzione scissa e tutta divisibile,
e nella quale sono più realità sostanziali, o reali sostanze fra loro
distinte, chi con quello argomento adoperar volesse a provare che
una realmente è la sostanza della materia, farebbe certamente uno
scempio; e scempio pur farebbe chi quella nostra distinzione a sol-
ver l’argomento credesse necessaria. L’argomento nella sostanza
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