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Tommaso Rossi
con ideal contenenza, il quale realmente non è uno ma molto; non
è realmente infinito e universale ma finito e particolare. Siccome
l’uno vero e reale e perfetto è in se medesimo indi­viso, ed è da al-
tra simigliante unità indiviso perché non ha nell’essere compagno;
così l’uno ideale, che realmente è moltiplicato ed è diviso in se
medesimo, è da altro essere diviso, perché ha del suo essere, non
compagno, ma superiore principio. L’uno vero reale e perfetto con
seco medesimo comunica, da sé procede e in sé ritorna, e perciò è
universale, infinito, primo, indipendente, unico e solo. L’uno ide-
ale, realmente molteplice, non può con seco stesso comunicare,
né da sé procedere e in sé ritornare; a cagion che né una parte
dall’altra, né ciascuna delle parti può da sé essere, in se medesima,
e con seco; e per tanto è finito, particolare, secondario e da altro
principio dipendente, e non è unico e solo.
La vera /248/ reale perfetta unità, universale infinita unica e sola,
sol nella vera reale perfetta identità dell’essere è riposta. La sostan-
za o essenza o natura, per reale vera perfetta identità con seco
comunicante, è il vero reale e perfetto infinito e universale, e ’l vero
universo unico e solo. La sostanza o essenza o natura, per ideale
men vera e imperfetta identità una, realmente moltiplicata, è l’ide-
ale non vero, né perfetto universale e infinito, e non è ella l’unico e
solo universo, perché ha del suo essere il vero uno e universo, non
compagno ma superiore principio. L’uno è il primo essere e la pri-
ma nozione; il molto non è, né si conosce, se non dall’uno; il molto
è dopo l’uno e dall’uno; è secondaria essenza e scienza. Tuttavia, il
molto ha ideale unità, nell’idea è uno, ed ivi è nel suo genere unico
e solo. L’idea non dalle cose prende, ma alle cose ella dona l’unità.
L’idea, di sua propria indole una, la moltitudine unifica e le diffe-
renze conforma, e molte cose diverse, deposte le divisioni /249/ e
le varietà, con una uniforme immagine rappresenta. Tal’è l’identità
de’ me­desimi attributi: ella è ideale, non reale. L’idea non iscerne in
esse cose i medesimi attributi con real comunicazione e compene-
trazione cospiranti alla costituzione, ma, deposta ogni proprietà ed
ogni differenza, gli attributi nelle loro forme separatamente figura
ed esprime. Il molto, che ha i medesimi attributi, quella unità che
in sé non ha, acquista nell’idea. Chi argomenta dalla identità de’
La vera reale
universalità,
nella perfetta
reale identità si
ritruova
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