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Tommaso Rossi
paja e s’intenda nel suo essere diterminato e perfetto, è cosa certa
che quella natura nella sua nozione o idea o concetto involge l’esi-
stenza; la quale ha reale unità e universalità, contenente /280/ tutta
la sua real diterminazione e perfezzione. L’unità reale, per nesso
di reale identità contenente l’ultima diterminazione e perfezzione
dell’essere, fa che la natura realmente una, coll’idea o nozion sua,
non si possa concepire, se non colla contenenza dell’ultima perfez-
zione realmente esistente. È evidente che la materia non ha sì fatta
reale unità, è evidente che la materia non ottiene la diterminazione
e perfezzione dell’essere in reale unità e universalità, e perciò è
evidente che la materia nella sua nozione o idea o concetto non
involge il suo essere realmente esistente.
Non ha la filosofia altra ragione dell’essenziale involgimento
dell’esi­stenza, che questo dell’involgimento ideale o nozionale
dell’esser reale ed esistente; né ci è altra ragione di questo ideale
involgimento, se non l’unità e universalità reale, con nesso di reale
identità contenente l’ultima diterminazione e perfezzione dell’esse-
re. La natura mentale ha questa pregevolissima unità e universalità.
Quanto /281/ è manifesto che la ma­teria scomunichevole e impe-
netrevole, tutta distinta e divisibile, non ha reale unità e universalità
contenente l’ultime diterminazioni e perfezzioni del suo real essere
materiale, tanto è manifesto che la mente, nel maraviglioso essere
penetrevole e comunichevole che nel sapere e volere apertamente
si dimostra, ha ella il pregio di quella unità e universalità con real
contenenza di tutte le perfezzioni dell’essere. L’unità e universalità
reale, propria della mental natura, è l’unica e sola cagione dell’in-
volgimento essenziale dell’esistenza.
Questa cagione dell’essere necessario ed essenziale e primo e
indipendente, che ben vide il grande Agostino, e dopo di lui videro
anche il Pereira ed altri col Cartesio in quella celebre dimostrazio-
ne della divinità, e che niuno pensò esser uopo esplicare; questa
è il saldissimo fondamento della verace natural teologia. Siccome
l’unità ideale della materia è il fondamento del nuovo ateologico
delirio dello Spinosa. La materia non /282/ è realmente una, non
è ralmente universale, e perciò niuno di que’ sommi pregi le può
convenire, che lo Spinosa le ha voluto attribuire. La Mente sola è
L’unità, e
universalità re-
ale, è la cagione
dell’involgimento
ideale dell’esi-
stenza
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