115
Della mente sovrana del mondo
idee discendendo risultino, o a quelle rimontando si accertino, che
sono i due metodi dell’investigare, è cosa indubitata. Elle di per
sé sono chiarissime e
/72/ nobilissime. Per la semplicità non han
viluppo niuno, ma sono spedite e pronte; per la comunità non
sono ristrette, ma sono in ogni parte diffuse; e per lo pri­mato non
sono riposte e celate, ma sono i primi lumi della mente e le prime
significazioni delle cose. Per la loro chiarità e nobiltà l’uomo, non
avvedendosene, ancora che non faccia quel cammino di ascendere
su o di discendere, pur non di meno si assicura del vero infino nelle
più estre­me particolari conchiusioni.
Per dare un saggio di cotal attuosa influenza, mostriamone a
questo modo le prime diramazioni. Dall’ente ch’esser dee neces-
sariamente, e che è impossibile che non sia; dal vero, dal retto, dal
buono, che pur sono necessari, e non ponno non essere da una
parte; e dall’altra, dal non essere e dal nulla, che è impossibile che
vi sia e che necessariamente non esser dee; e dal pravo, dal falso,
dal maligno, che parimente non sono, né esser ponno; e così dalla
perfezione e dalla copia degli uni, e dal difetto, varietà e inopia
degli altri; e /73/ di più, inoltre, dall’ente, in quanto deesi rico-
noscere, apprezzare, affermare e significare in qualunque modo;
e dal nulla, che sconoscere, sprezzare e inficiare si dee; dal retto,
che dobbiamo approvare, non ledere, conservare; dal vero, che è
uopo accettare, affermare, esprimere in ogni modo; dal buono, che
si dee gradire, lodare, amplificare, compartire; e, per contrario, dal
pravo, dal falso e dal maligno, che dobbiam rifiutare, riprovare,
aborrire, proibire. Inoltre, dal concerto e comunicazione dell’ente
col vero, col retto e cogli altri elementi, che con insolubil nesso e
mirabil reciprocanza gli uni gli altri si penetrano, e gli uni gli altri
s’implicano e comprendono; e tali essendo, di più colle nozioni del
tutto e della parte, dell’uno e del molto, dell’equalità o equità, e del-
la maggioranza e dei loro contrarj, e con altre sì fatte idee relative
si giungono e stringono; e finalmente nelle tre primarie nozioni e
idee del sapere, del volere e del potere, che sono dell’essenza /74/
mentale costitutive, ivi più perfette e piene, e più vive e luminose
divegnono, e fra loro i conjugi replicando, nuovi parti producen-
do, moltiplicano in infinito. E, per contrario, dall’unione e società
Saggio dell’in­
fluenza delle
prime idee nel
sapere
1...,105,106,107,108,109,110,111,112,113,114 116,117,118,119,120,121,122,123,124,125,...230