Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 483

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Boria e tracollo dell’Io
«spirito di Murphy» così come questi lo pensava, lo sentiva e lo
immaginava. Vi troverebbe infatti brani come questo:
Murphy si sentiva spaccato in due, da una parte il corpo, dall’altra lo
spirito. […] Non capiva per quale via si effettuava la comunicazione.
[…] Lo svolgersi di quella particolare connivenza tra due esseri così
profondamente estranei restava inintelligibile. […] Era pronto ad
accettare quella parziale congruenza tra il mondo del suo spirito e
quello del suo corpo come risultante di una qualsiasi determinazione
soprannaturale
85
.
Qui lo scrittore poteva prendere un po’ più alla lettera il filosofo
occasionalista, non senza un pizzico di felpata ironia: si trattava,
infatti, di presentare la concezione che Murphy aveva del proprio
spirito e del rapporto fra quest’ultimo e il corpo.
E proprio attraverso il rapporto fra corpo e “spirito” – per così
dire – si media e si governa la relazione di Murphy fra Io e mon-
do, fra quello che egli stesso chiama il «piccolo mondo» (quello
interiore) e il «grande mondo» (quello esteriore). «Io non sono
del grande mondo, sono del piccolo mondo»: è questa la radicata
«convinzione» di Murphy, il «vecchio ritornello» che ciclicamente
ripete a se stesso
86
. E la sedia a dondolo, con il suo movimento
tendenzialmente soporifero – un’icona che ritornerà in altre opere
successive di Beckett
87
–, è proprio lo strumento usato da Murphy
per sottrarsi al «grande mondo» e ritrovarsi nel «piccolo mondo»,
guadagnando in questo modo il suo personale stato di atarassia.
Leggiamo all’inizio del romanzo:
[Murphy] stava seduto così perché gli faceva piacere […]. Prima di
tutto piacere del corpo […]. Poi piacere dello spirito, allargamento del
e Beckett
, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», XLI, 2011, 2, pp. 55-70).
85
M
, pp. 95-96.
86
M
, p. 146.
87
Cfr.
Film
(1965) e
Dondolo
(1981), in S. Beckett,
Teatro completo. Drammi,
sceneggiature, radiodrammi, pièces televisive
, tr. it. di C. Fruttero, a cura di P. Bertinetti,
Torino, Einaudi-Gallimard, 1994, rispettivamente pp. 348-406 (sceneggiatura)
e 489-499.
1...,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482 484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,...500
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