La strada di un esule
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atmosferica era una miscela di gas, costituita principalmente da
aria pura o eminentemente respirabile (ossigeno) e da […] azoto.
I processi di combustione, calcinazione, respirazione erano dovuti
alla fissazione di aria pura e non alla fuoriuscita di flogisto
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.
Successivamente, fra il 1783 e il 1786, Lavoisier, in collabora-
zione con Pierre-Simon de Laplace, aveva dato coronamento alle
proprie ricerche mostrando come la combustione di idrogeno e
ossigeno producesse acqua (ora non più da considerare sostanza
semplice) e come i metalli più acido più acqua dessero luogo alla
formazione di sali più idrogeno (attribuendo, tuttavia, l’origine di
quest’ultimo all’acqua).
Le nuove idee avevano subito conosciuto una grande fortuna
e intorno ad esse si era andata organizzando una vasta schiera di
fautori, dedicatisi con entusiasmo alla loro difesa e divulgazione.
Fra i partigiani di Lavoisier (sacrificato dalla rivoluzione) fi-
guravano anche Fourcroy, Deyeux, Vauquelin, maestri tutti di
Sangiovanni, nelle cui note troviamo più volte ribadite le tesi lavoi-
sieriane, anche attraverso numerose applicazioni. Tuttavia, qualche
sacca di resistenza alla nuova chimica era ancora qua e là presente:
lo dimostrano le isolate convinzioni di Balthazar-Georges Sage (o
Le Sage) che, rifacendosi alle idee del farmacista tedesco Johann
Friedrich Meyer (1705-1765), postulava un imprecisato
acidum pin-
gue
, la cui combinazione con altre sostanze sarebbe stata alla base
dei vari processi chimici. Queste idee attardate valsero a Sage l’ap-
pellativo di “fossile” e Sangiovanni ci affida la propria diffidente,
anche se cauta, conclusione: «Non ho ancora ben capito tutto il
suo assurdo sistema, ma lo farò in seguito e lo noterò» (
Lezione del
15 dicembre 1800
).
In quegli anni erano anche oggetto di dibattito le diverse teorie
sulla natura del calore. Sebbene Eulero ne avesse già ipotizzato
un’origine legata al moto di particelle, teneva il campo la tesi se-
condo cui lo stato termico era connesso all’azione di un particolare
fluido, il “fluido calorico”, appunto (o “calorico” semplicemente),
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F. Abbri,
La rivoluzione chimica
,
in
Storia della scienza moderna e contemporanea,
cit, vol. I, pp. 715-716.
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