33
Diari
3.
Son restato in Avignone per vederla e per avere la feuille de rou-
te fattami ottenere dal mio buon amico Merande, giacché io non
ne aveva e passava come il domestico di Airoldi.
Questa città è amena e ridente. Gli abitanti sono più umani degli
altri provenzali. Vi è bella e simpatica gioventù. Tutte le chiese
sono dirute o chiuse, ed addette ad altri usi. Il Palazzo dei Papi
fa trasparire ancor oggi la sua antica magnificenza; ed è addetto
a quartiere de’ Polacchi
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. Il Rodano che bagna i rampari
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della
città, verso il ponente, e sotto il palazzo sudetto, dividesi in due
rami, dei quali il più vicino alla città dicesi
picciolo
, il ramo più lon-
tano
gran Rodano
. Questi due rami racchiudono in mezzo un’isola
di circa una lega di lunghezza, detta
Bartelas.
Al di là di quest’isola e
del gran Rodano vi è un paese detto Villeneuve, e lateralmente un
convento di Benedettini ed un castello
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.
La città fa 22000 abitanti. È tutta murata, ed ha quattro porte,
come pure una bellissima passeggiata al suo oriente. Nella gran
chiesa del convento diruto
des Grands Cordeliers,
vi è una lapide in
memoria di Louis le Brave
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, con la cappella di questa famiglia. In
questa chiesa si fanno attualmente delle funi, e man mano si va
abbattendo per farvi delle abitazioni.
Tre leghe lontano dalla città vi è una gran fontana a quattro rami,
ognuno dei quali gitta una quantità di acqua sufficiente a portare
un battello. È questa la fontana di Valchiusa, tanto celebrata dal no-
stro Petrarca, e dalla quale ha preso il nome questo Dipartimento,
di cui Avignone è il capo-luogo.
Avignone è lontana da Orgon leghe …
4.
Son partito da Avignone a piedi alle 4½. Son passato pel villaggio
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Durante il periodo napoleonico il palazzo venne utilizzato come caserma
e prigione.
21
I
ramparts
, gli argini del fiume
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L’abbazia di Saint-André e il forte omonimo.
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Louis des Balbes de Berton de Crillon, detto le Brave, condottiero sepolto
ad Avignone.
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