186
Giosuè Sangiovanni
2.
La Senna è interamente agghiacciata, ed il freddo è eccessivo.
Che bello spettacocolo [
sic
] e che piacevole situazione per un italia-
no! La sola gioventù ci fa reggere a questo clima per noi infernale.
Ho pranzato da Jassinsky. M
r
. Röechner beve pongi caldi a tem-
pesta, e fuma tabacco continuamente vicino ad una stufa che sem-
bra fornace, dicendo che in tal modo l’uomo vince la natura. In tal
guisa infuocandosi si accatarra. Chiede allora delle medicine, ma
non mai disgiunte dal pongio e dalla pippa. Io gliene amministro
a tempesta, ed egli poi mi paga generosamente. Lasciamo fare al
Cielo. Se non vi fossero pazzi non vi sarebbero medici.
3.
Ho pranzato dal Conte Jassinsky. Gli ho donato il Pastor Fido,
l’Aminta del Tasso, Filli di Sciro, la Secchia rapita del Tassoni e l’O-
ceano dello stesso autore, il tutto in 2 vol. 8° edizione di Orleans.
7.
Ho pranzato da M
r
. Ruffier.
9.
Ho ricevuto dal Conte Jassinsky per l’assistenza prestata a lui ed
a M
r
. Röechner nelle loro ultime indisposizioni, L. 60.00.
10.
Questa mattina sono partiti per Napoli i miei degni amici, il
Conte Jassinsky ed il Signor Röechner. I baci della più tenera ami-
cizia ci separarono jeri la sera. Ho inviato per mezzo loro due let-
tere, una a mia madre e l’altra al Signor Migliorini, in Napoli.
Il conte si ha preso il mio indirizzo in Parigi. Mi ha dato anche
il suo per diriggergli le lettere in Berlino ovvero in Nieszawa sua
patria. Ecco la direzione per Berlino. À M
r
. Jassinsky, récomman-
dée à Messieurs Heinz et Lohr à Berlin. Volendo scrivergli in sua
patria, bisogna diriggere le lettere così. À M
r
. Franz Kutakosky, par
Berlin et Thoren à Nieszawa. Le lettere porteranno solamente la
soprascritta diretta à M
r
. Kutakosky, ma l’altra direzione interna
1...,176,177,178,179,180,181,182,183,184,185 187,188,189,190,191,192,193,194,195,196,...338