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Diari
24.
Sono stato all’accademia di medicina, nella Rue Oratoire S
t
.
Honorée.
27.
Sono andato ad assistere alla seduta dell’Istituto di Francia.
29.
Sono andato a Montmorency, oggi detto Émile, insieme con M
r
.
Ruffier, il quale vi possiede un bel casino ed una campagna, o ter-
ritorio ben grande. Sono andato religiosamente a visitare il luogo
ove Rousseau scrisse il suo Emilio, consistente in una angusta tor-
re a due piani di rozza fabbrica, ora in gran parte diruta, edificata
fra i rami di un gran piede di castagno nel fondo di una valle co-
verta da un bosco di folti e grossi castagni.
30.
Sono restato anche oggi in Montmorency. Ho visitato l’Hérémi-
tage, ove Giovan Giacomo Rousseau qui dimorava. Ho vedu-
to ancora il palazzo, il giardino ed il parco della Principessa di
Montmorency
228
, tanto celebrata dallo stesso Rousseau nelle sue
lettere, e che era la sua mecenate. Nei viali e su i muri del giardino
veggonsi da per tutto delle lapidi con iscrizioni relative a Rousseau,
che anche in questo palazzo aveva un luogo assegnato per la sua
dimora, quando gli piaceva di restarvi.
31.
Sono ritornato in Parigi. Tutte le campagne che incontransi da
Montmorency, passando per S
t
. Denis infino a questa Capitale
sono ubertose ed amene.
Passando per S
t
. Denis, sono andato a vedere la Chiesa di questo
nome, ove esiste il luogo di sepoltura dei Re di Francia.
Spese cibarie L. 30.00.
228
Louise Tardieu d’Esclavelle, letterata francese, protettrice di artisti, che
ospitò Rousseau all’Ermitage nel 1756, presso il proprio castello della Chevrette
a Montmorency.
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