Horst Steinke
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M. Agrimi’s protest is correct: «È questa [I principi dentro le modifica-
zioni della medesima mente umana] la “continuità” più significativa tra
De an-
tiquissima
e
Scienza nuova
, ma non è tale da autorizzare un’interpretazione netta
della filosofia vichiana fondata su un metodo geometrico-trascendentale […]
(This [the principles within the modifications of the human mind itself] is the
most significant “continuity” between
De antiquissima
and
Scienza nuova
, but
not to the extent of authorizing a straightforward interpretation of Vico’s phi-
losophy based on a geometric-transcendental method)» (Id.,
Vico e la tradizione
“platonica”. “La filosofia dell’umanità e la storia universal delle nazioni”
, in «BCSV»,
XXII-XXIII, 1992-1993, pp. 65-102, p. 101, footnote 103.
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According to Lollini: «[…] nella
Scienza Nuova
Vico non abbandona
completamente le origini metafisiche del suo pensiero […]. […] Il carattere
problematico della modernità vichiana emerge con forza in questo paragrafo
[§ 376] della
Scienza Nuova
, dove riemergono considerazioni metafisiche elabo-
rate nel giovanile
De antiquissima italorum sapientia
a proposito del principio epi-
stemologico del
verum factum convertuntur
([…] in the
Scienza Nuova
Vico does
not completely give up the metaphysical origins of his thought […]. […] The
problematic character of Vico’s modernity emerges forcefully in this para-
graph [§ 376] of the
Scienza Nuova
where metaphysical reflections re-emerge
that were elaborated in the early
De antiquissima italorum sapientia
with respect
to the epistemological principle of
verum factum convertuntur
)» (Id.,
Natura,
ragione e modernità nella
Scienza Nuova
di Vico
, cit., p. 226-227).