Maria Laura Castellano - Massimo Ricciardi
Musei delle Scienze Agrarie-MUSA, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
ml.castellano@libero.it - masricci1@libero.it

 

Storia di un botanico napoletano. Gaetano Nicodemi tra scienza e rivoluzione
 

Citation standard
  CASTELLANO, Maria Laura - RICCIARDI, Massimo. Storia di un botanico napoletano. Gaetano Nicodemi tra scienza e rivoluzione. Laboratorio dell’ISPF. 2019, vol. XVI (10). DOI:  10.12862/Lab19CSM.

Online: 17.05.2019

Full issue online: 30.12.2019

Abstract
  [The story of a Napolitan botanist. Gaetano Nicodemi between science and revolution]. Gaetano Nicodemi, student of the Neapolitan scientist Domenico Cirillo, spent most of his life collecting natural history specimens and taking care of his master’s famous collections. After taking part, with Cirillo, at the Neapolitan Republic of 1799, Nicodemi was exiled in France and became director of the Jardin des Plantes in Lyon, founded by the physician-botanist Emmanuel Gilibert, greatly contributing to its growth. He died in 1804 in unclear circumstance, and authorities later attributed his death to suicide by drowning. New documented attestations, together with the recognition of his distinctive handwriting in the labeling of Cirillo’s Herbarium conserved in the Museum of Agrarian Science at the University of Naples Federico II, allow a reconstruction of his life and probable death different from what is still officially claimed today.

 Keywords
 G. Nicodemi; D. Cirillo; Botany; Lyon; Neapolitan exiles

Sommario
 Gaetano Nicodemi, allievo dello scienziato napoletano Domenico Cirillo, dedicò gran parte della vita alla raccolta di specie naturalistiche e alla cura delle famose collezioni del maestro, che seguì anche durante la Repubblica napoletana del 1799. Esiliato in Francia, Nicodemi divenne presto direttore del Jardin des Plantes di Lione, fondato dal medico e botanico Jean Emmanuel Gilibert, e contribuì molto al suo accrescimento. Morì nella primavera del 1804 in circostanze poco chiare, e le autorità ne dichiararono la scomparsa per suicidio e annegamento. Nuove testimonianze documentali, insieme al riconoscimento della sua “mano” nelle etichette dell’Erbario Cirillo, conservato nei Musei di scienze agrarie dell’Università di Napoli Federico II, hanno permesso di ricostruire la sua storia e di tracciarne la probabile fine, diversa da quella ancora oggi ufficialmente sostenuta.

 Parole chiave
G. Nicodemi; D. Cirillo; Botanica; Lione; Esuli napoletani

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