Francesco Pitocco, “Sapienza” Università di Roma
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– Considerazioni inattuali (?) sulla crisi della storia e della cultura umanistica

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PITOCCO, Francesco. Considerazioni inattuali (?) sulla crisi della storia e della cultura umanistica. Laboratorio dell’ISPF. 2013, vol. X. DOI: 10.12862/ispf13L203.

Online First: 19.07.2013
Full issue online: 25.10.2013

English Abstract
Untimely (?) meditations on the crisis of history and humanities. Moving from the debate on the usefulness of history which took place after World War II, this article discusses the present crisis of humanistic culture. At that time Lucien Febvre answered back to the request that history had to be «useful for life» - as Nietzsche said - objecting that «a serving history is a servile history» and that, on the contrary, history is necessary for facing present problems, but only if it is a free construction of a critical method and thinking. Developing Marc Bloch’s thesis on the light of the experiences of the second half of the 20th century, the author confirms the fundamental role of historical consciousness for the formation of democracy and European civilization as well as for their future, being it the only possible antidote against short breath lectures of a present crisis, including the economic one, which is first of all a cultural crisis, and an indispensable tool for thinking and orienting the change.

 

English Keywords
Marc Bloch; Lucien Febvre; Usefulness of history; Crisis of European Civilization; Humanities

Abstract in italiano
L’articolo discute la questione della crisi attuale della cultura umanistica, e in particolare di quella storica, prendendo le mosse dal dibattito che su temi analoghi ha avuto luogo all’indomani della Prima Guerra mondiale. Alla richiesta, condensata in una frase di Nietzsche, di una storia che fosse «utile alla vita», Lucien Febvre rispondeva allora che «una storia che serve è una storia serva», e che viceversa, in quanto costruzione di un pensiero e di un metodo critico, solo in quanto è libera la storia è necessaria ad affrontare i problemi del presente. Riprendendo, anche alla luce delle vicende del secondo Novecento, un motivo caro a Marc Bloch l’autore ribadisce il ruolo fondamentale della coscienza storica per la formazione delle democrazie e della civiltà europea e per il loro futuro, come unico possibile antidoto alle letture di corto respiro di una crisi, anche economica, che è innanzi tutto crisi culturale, e come strumento indispensabile per pensare e orientare il cambiamento.

Parole chiave in italiano
Marc Bloch; Lucien Febvre; Utilità della storia; Crisi della civiltà europea; Cultura umanistica

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