Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 52

Enrico Nuzzo
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ra non avrebbe nulla da richiedere più ad una loro perduta alterità.
Anche il “classico” può infine restare tale se mantiene una tensione
inesausta tra il suo essere individua e “inattuale” forma del passato
e il presente nel quale non smette di coinvolgerci. E per altro verso
ciò, che per sua povertà o sorte delle cose, appare il più sterilmente
remoto dal presente può arricchirlo con il senso di una varietà delle
esperienze umane che occorre presidiare, nella memoria, analoga-
mente alla varietà delle specie viventi a rischio di estinzione.
D’altra parte vi sono modi di una non immediata ed effimera
attualità di espressioni di pensiero che mentre contribuiscono a
dirci della loro forza o bellezza, possono aiutare, ripercorrendo
e approfondendo tracciati di idee e loro contesti, anche a meglio
comprendere e interrogare il nostro presente. In tal senso il tema
delle “borie”, una delle conquiste fondamentali della riflessione
vichiana, appare allo stesso tempo come: un luogo che può sol-
lecitare interrogativi storiografici attorno a contesti determinati e
a processi di sviluppo di atteggiamenti critici verso le forme di
espressione dell’autocentralità dei soggetti individuali o collettivi (i
“dotti”, le “nazioni”, appunto); un luogo che sollecita ancora una
serie di interrogazioni teoriche attorno a costitutive disposizioni
genetiche, modi di produzione e processi di sensi distorti del “sé”
e dell’“altro” nel tempo e nello spazio; un luogo comunque di ri-
sposte aperte ad una visione generosa dell’universalità umana.
Rispondendo non poco a un tale tipo di sollecitazioni critiche
ho avviato da qualche tempo una ricerca sulla trattazione o rap-
presentazione, in ispecie nella cultura meridionale settecentesca,
di un’area tematica i cui tracciati possono essere ricondotti ai due
nodi problematici – in ultimo largamente quando non strettamen-
te correlati – dei caratteri delle nazioni e delle identità patrie: una
complessiva problematica particolarmente idonea a seguire vicen-
de e significati di nozioni e immaginazioni “boriose”.
Un’indagine del genere peraltro non esaurisce forse il suo inte-
resse nella ricerca storiografica attorno ad alcuni caratteri di quella
cultura, leggibili nella comune cifra di una prevalente significati-
va attitudine ad assumere uno sguardo relativamente poco “bo-
rioso” verso l’altro da sé, uno sguardo notevolmente distante da
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