Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 51

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Enrico Nuzzo
La «boria delle nazioni» nella storia delle «borie».
Teorie climatiche, caratteri dei popoli, identità patrie
nella cultura meridionale settecentesca: Doria e Vico
Dei genealogisti (nassâh), che non conoscono
niente della natura delle cose, hanno immagi-
nato che i Neri (Sûdân) siano figli di Cham
(Hâm), figlio di Noé, e che la scelta del colore
della loro pelle sia il risultato della maledizio-
ne di Noé, che avrebbe causato l’annerimento
della pelle di Cham e la schiavitù inflitta da
Dio ai discendenti di questi. […] Le genti
del Nord non vengono designate tramite il co-
lore della loro pelle, perché sono i bianchi che
hanno fissato il significato convenzionale delle
parole. Il colore bianco della pelle era per loro
un dato comune e usuale: perciò essi non han-
no sentito il bisogno di associare al termine
bianco un significato speciale.
Ibn Khaldûn
, Discours sur l’Histoire uni-
verselle. Al-Muqaddima
Confesso – ed è ammissione già espressa in altre occasioni – che
non sono molto attratto dalla ricerca dell’“attualità” (o almeno di
un’immediata, e quindi “povera”, attualità) delle forme di pensiero
del passato. Le voci del passato, perfino le più “alte” e possenti, si
rivelano forse più interessanti, coinvolgenti, e anche feconde, quan-
do pervengono a noi parlandoci con l’inequivocabile timbro di ciò
che è trascorso, perfino di ciò che pare o parrebbe del tutto esauri-
to, o “vinto”, piuttosto che quando sono avvertite tanto presenti da
risultare proprio perciò come appiattite in un presente il quale allo-
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