Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 336

Matteo Palumbo
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Freud? Super-Io? Schmitz come rovescio del
nom de plume
Svevo?
O, al contrario, Svevo contrapposto a Zeno?
1
Qualunque sia il sot-
tinteso di questa consonante isolata, essa designa un’autorità che
si arroga ogni diritto. Non solo il dottor S. ha commissionato il
testo che il lettore si accinge a leggere, ma anche, implicitamente,
rivendica il controllo conoscitivo delle sue parole. Nei modi coper-
ti di un avvertimento al lettore, lascia intendere che egli solo può
pretendere legittimamente di spiegare la malattia di Zeno. Più di
ogni altro, è in grado di sciogliere quelle «tante verità e bugie ch’e-
gli ha qui accumulate»
2
, e proiettare la luce dell’intelligenza nelle
oscure regioni dell’inconscio. Questa, almeno, è la sua sicurezza.
Dovremo, tuttavia, arrivare all’ultimo capitolo per capire quale sia
l’esito di questa fiducia. Nel bilancio conclusivo, infatti, contrap-
posto a quello del dottor S., sarà in scena il punto di vista di Zeno.
Liberatosi della lusinga della cura, messa da parte la fiducia nella
psicoanalisi e nella guarigione che essa promette, nelle pagine finali
del libro egli getta uno sguardo retroattivo sull’intera esperienza, li-
quidando il Dottor S. e il suo ottimismo: il suo sapere e le certezze
gnoseologiche e terapeutiche su cui si fonda. Proprio la natura di
questo processo senza appello costituisce un passaggio necessa-
rio per formulare un’altra ipotesi, opposta a quella a cui arriva il
Dottor S.: al di là di malattia e guarigione, di ottimismo e pessimi-
smo, di forza e di debolezza.
Il giudizio sulla psicoanalisi e sul personaggio che nel romanzo la
incarna professionalmente si manifesta, dunque, in maniera esplicita,
nell’ultimo capitolo della
Coscienza di Zeno
: intitolato, appunto, program-
maticamente
Psico-analisi
. Il Dottor S. ha perduto, agli occhi di Zeno,
qualunque autorità. Non è più un confidente o un complice, in compa-
1
Per un incisivo riesame dell’intera questione e una proposta alternativa, che
richiama il «docteur Z» di un racconto di Edouard Rod, cfr. S. Carrai,
Breve in-
chiesta sul dottor S.
, in Id.,
Il caso clinico di Zeno e altri studi di filologia e critica sveviana
,
Pisa, Pacini, 2010, pp. 47-53.
2
I. Svevo,
La coscienza di Zeno
, in Id.,
Romanzi e “continuazioni”
, ed. crit. a cura
di N. Palmieri e F. Vittorini, saggio introduttivo e cronologia di M. Lavagetto,
Milano, Mondadori, 2004, p. 625. Tutte le successive citazioni tratte da questo
volume saranno indicate nel testo con il solo numero di pagina.
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