Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 335

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Matteo Palumbo
L’arroganza della teoria:
il dottor S. nella
Coscienza di Zeno
1. Per il tema trattato, questo contributo si muove ai margini della
questione centrale del convegno: come una nota o una glossa late-
rale. Tutt’al più, in un senso del tutto proprio, lo si potrà intende-
re come un esempio ulteriore della «la boria de’ dotti, i quali, ciò
ch’essi sanno, vogliono che sia antico quanto che ‘l mondo».
Il dottor S. costituisce un riferimento essenziale nell’architettura
della
Coscienza di Zeno
. Nel romanzo, è il primo personaggio che
prende la parola, rivolgendosi direttamente al lettore e suggerendo
l’ottica con cui interpretare le parole di Zeno. Le pagine che questi
ha scritto compongono, a suo giudizio, un intreccio di bugie e di
verità; formano un complicato tessuto di invenzioni e di notizie
certe, che bisogna saper «commentare». Il lettore non può affidarsi
con abbandono alle parole che legge. Deve saper resistere alla malia
di un racconto in prima persona, che non offre punti di vista alter-
nativi al monologo in atto. Non deve solidarizzare con il racconto
che si appresta a leggere. Al contrario, ha l’obbligo di analizzare,
con diffidenza, gli enunciati che si trova davanti. Il dottor S. invita
il lettore al sospetto. Chi si avvicina al racconto che egli annuncia
deve saper interpretare quello che il personaggio dice. Deve scavare
dentro le parole e dentro i silenzi che le avvolgono, lasciando che
la materia, le esperienze e i sentimenti censurati vengano alla luce.
Solo dalla comprensione di questo meccanismo di pieni e di vuoti
potrà dipendere la diagnosi della malattia di Zeno. La guarigione
che questi cerca è affidata alla psico-analisi di cui il dottor S. è il
paladino: alla scienza che saprà illuminare l’intera varietà delle de-
bolezze del personaggio malato e trovare la «cura» giusta per lui.
Il dottor S., naturalmente, si reputa il depositario di questa scien-
za: il guardiano della sua ortodossia e della prassi che ne regola
i protocolli. Quella lettera di cui conosciamo solo la consonan-
te iniziale può alludere a molteplici possibilità: S. per Sigmund di
1...,325,326,327,328,329,330,331,332,333,334 336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,...500
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