Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 288

Roberto Mazzola
288
Un processo lento terminato ai tempi di re David; da quel momen-
to la durata della vita è rimasta inalterata e, supposto che l’età della
pubertà dei nostri progenitori fosse a centotrenta anni mentre oggi
è a quattordici, la proporzione è rimasta invariata e gli ottanta anni
di oggi valgono quanto i novecento dei patriarchi
13
.
Nonostante il suo ferreo determinismo, Buffon è disposto a fare
qualche concessione. Particolari caratteristiche fisiologiche o cli-
matiche possono incidere favorevolmente sulla durata della vita.
Egli riconosce, ad esempio, che le donne, come attestano le tavole
di mortalità, superata una certa età vivono più degli uomini, e ac-
cetta il luogo comune sulla longevità della gente di montagna; si
tratta di casi particolari facilmente spiegabili entro una prospettiva
fisiologica solidista. La maggiore mollezza delle fibre femminili,
infatti, rallenta il deperimento delle parti solide così come la purez-
za dell’aria di montagna preserva dall’invecchiamento mantenendo
in buono stato l’elasticità dei tessuti
14
.
Buffon ammette pure la possibilità di guadagnare qualche anno
prendendosi cura di sé con la moderazione delle passioni, la tempe-
ranza e la sobrietà; egli nutre però seri dubbi sul fatto che valga la
pena sottoporsi a un regime di vita fatto di privazione rinunciando
così ad una vita pienamente vissuta con una presa di distanza dal
«sopporta e astieniti» di stoica memoria che mette in luce il suo scet-
ticismo verso quell’arte di vivere a lungo propugnata fin dalla metà
del Cinquecento da Luigi Cornaro e riportata in
auge
dai manuali
settecenteschi per una vita sana che, sul finire del secolo, sarà codi-
ficata fino nei minimi particolari da Christoph Wihlem Hufeland,
inventore del termine macrobiotica e docente della materia presso
l’Università di Jena. Uno stile di vita equilibrato aiuta a vivere più
a lungo ma chi non muore di malattie accidentali, ribadisce ancora
una volta Buffon, arriverà al massimo a ottanta-cento anni
15
.
13
Cfr.
De l’Homme
, pp. 572-573.
14
Cfr. ivi, pp. 568 e 572. Sulle teorie cosmologiche di Buffon vedi B. de Baere,
La pensée cosmogonique de Buffon: percer la nuit des temps
, Paris, Champion, 2004.
15
Cfr.
De l’Homme
, p. 570 (cfr. anche L. Cornaro,
Discorsi intorno alla vita sobria
,
Padova, appresso Paolo Miglietti, 1588; C.W. Huefeland,
Die Kunst das menschliche
1...,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287 289,290,291,292,293,294,295,296,297,298,...500
Powered by FlippingBook