Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 204

Andrea Battistini
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abbandona il mondo sensibile vivendo «immoto e impassibile» in
seno alla contemplazione
43
, con una «finale separazione fra sapien-
ti e stolti, fra individui d’eccezione, provvisti di mistiche certezze,
e intelligenze comuni»
44
, sulla linea metafisica già notata in Ficino.
Questa interpretazione del mito, che fa dell’aspirazione liberatrice
al sapere una prerogativa di pochissimi, lascia un poco in ombra
la parte della storia in cui Prometeo dona il fuoco agli uomini.
Su questa si appunta l’epistemologia della nuova scienza che non
vuole ricondurre l’uomo a Dio, ma «liberare la intelligenza limitata
degli uomini dai pregiudizi, dagli errori tradizionali, dagli
idola
che
ne inceppano e ne ostacolano il
normale
funzionamento»
45
. Una
prima attestazione è in Campanella il quale, dopo avere paragonato
in un sonetto autobiografico la propria condizione di prigioniero
nel carcere napoletano di Sant’Elmo a Prometeo incatenato nel
Caucaso, conclude il sonetto proemiale del suo canzoniere con un
comando perentorio indirizzato a tutti gli uomini:
doglia, superbia e l’ignoranza vostra
stemprate al fuoco ch’io rubbai dal sole
46
.
Ancora più esplicito è Francesco Bacone, i cui principî solidaristi-
ci, fondati sullo sviluppo armonico e unanime dell’intera umanità,
ispirarono la nascita della Royal Society. Fondando la sua visione
sull’idea moderna di un progresso indefinito del sapere, lo scien-
ziato non è più un titanico solitario e solipsista ma un uomo come
tutti gli altri impegnato a portare avanti insieme con gli altri uomini
una ricerca collaborativa, in una condivisione in cui il fuoco di cui si
è impadronito Prometeo si possa propagare come una Pentecoste
con quella staffetta che il Lord cancelliere chiama «traditio lampa-
43
Ch. de Bouelles [Bovillus],
Il Sapiente
, a cura di E. Garin, Torino, Einaudi,
1943, p. 39.
44
P. Rossi,
I filosofi e le macchine
, cit., pp. 180-181.
45
Ivi, p. 181.
46
T. Campanella,
Proemio
, in
La Città del Sole e Scelta d’alcune poesie filosofiche
, a
cura di A. Seroni, Milano, Feltrinelli, 1962, vv. 13-14, p. 56.
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