Le «borie» vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi fra moderno e contemporaneo a cura di Rosario Diana - page 185

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Illusioni e delusioni del libero arbitrio
si assume un nuovo significato, meno aporetico. Allontanandosi
dallo schema ancora ascetizzante degli agostiniani cattolici, in essi
la “conoscenza di se stessi” diviene semplicemente antropologia
empirica, conoscenza del modo in cui in genere si comportano
gli esseri umani e dei loro moventi di fondo. Così come siamo
in grado di smentire le illusioni ottiche o acustiche che affetta-
no la nostra sensibilità – l’esperienza stessa, se considerata non
come insieme di sensazioni isolate ma come processo continua-
tivo di conoscenza del mondo circostante ci aiuta a smentirle –,
allo stesso modo possiamo applicare anche a noi stessi la generale
conoscenza del fatto che gli uomini hanno un prepotente amor
proprio e che si creano illusioni su tale base
36
. Ciò non ci libererà
dall’amor proprio, ma potrà servirci senz’altro a correggere alcune
delle illusioni che esso crea e dunque a convogliarlo (a canalizzarlo,
verrebbe voglia di dire) verso fini meno dannosi. Così la letteratura
sulla conoscenza di sé finirà per contribuire alla creazione alla le-
gittimazione sociale dell’autoriferimento (Luhmann) o, nei termini
dell’economia, dell’“interesse” (Hirschman)
37
.
Così come l’ambizioso schema di una completa sovranità su se
stessi, così anche il deprimente schema di un’approfondita consa-
pevolezza della propria “miseria” (Pascal), sembra perdere terreno
man mano che ci si allontana dall’età d’oro delle dispute tra gesuiti
e domenicani o tra gesuiti e giansenisti. Per le esigenze della vita
mondana, bastano schemi di controllo su se stessi meno enfatici
di quelli proposti dai gesuiti e dai loro alleati; così come bastano
36
Cfr. J. Abbadie,
L’art de se connoitre soy-mesme. Ou la recherche des sources de la
morale
, Rotterdam, Leers, 1692; J. La Placette,
Nouveaux Essais de Morale
, Am-
sterdam, G. Gallet, 1697. Su Abbadie e La Placette come legittimazione te-
ologica dell’auto-interesse, cfr. N. Luhmann,
Gesellschaftsstruktur und
Semantik
,
Frankfurt a/M, Suhrkamp, 1980 (tr. it. di M. Sinatra,
Struttura della società e seman-
tica
, Roma-Bari, Laterza, 1983), capp. 2 e 3 passim.
37
Rinvio, oltre al testo di Luhmann citato alla nota precedente, al giustamen-
te celebre A.O. Hirschman,
The Passions and the Interests. Political Arguments for
Capitalism before its Triumph
, Princeton NJ, Princeton UP, 1977 (tr. it.
Le passioni e
gli interessi
.
Argomenti politici in favore del capitalismo prima del suo trionfo
, a cura di S.
Gorresio, Milano, Feltrinelli 1979).
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