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Giornale del viaggio eseguito da Milano a Parigi
11.
Ecco finalmente giunto il giorno della mia liberazione. È tanta
la mia gioja che io nol credo ancor vero. Il timore di potere con
sicurezza eseguire questa mattina la mia partenza da questo luogo
maledetto, avvelena il mio giubilo. Spero che la sorte voglia conti-
nuare ad essermi propizia infino a che sarò uscito da queste mura
per me tristi e luttuose.
Sono uscito questa mattina alle 5 dall’Ospedale di S. Pietro in
Porta Tosa, ove sono restato un mese continuo, ed avendo ad-
dossato la mia valigia sulle spalle, sono andato ad imbarcarmi sul
Navilio, fuori Porta Marenco.
Ho viaggiato sul Navilio infino a Robecco, che è lontano 18
miglia italiane da Milano. Ho quindi proseguito il camino a piedi
infino a Magento, che dista altre due miglia da Robecco.
In Magento sono stato alloggiato in casa del Sig.r Giuseppe
Radajeli, n° 93.
Questo paese fa circa 5000 abitanti. È bello ed ameno.
Il canale detto Navilio viene dal Ticino, il quale trae la sua ori-
gine dal Lago Maggiore. Dicesi che sia stato scavato dai Francesi,
circa 600 anni dietro
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Ecco lo stato delle mie attuali finanze. Questa mattina sono usci-
to da Milano con 232.10 lire francesi, sulle quali ho principiato a
spendere fin da quest’oggi.
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Si fa risalire al 1179 l’inizio della costruzione del «Navigium de Gazano»,
proveniente dal Ticino, e al 1209 il suo arrivo a Milano.
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