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Giornale del viaggio da Parigi a Milano
12.
Questa mattina verso le nove si è presentato in mia casa un
Capitano dello Stato maggiore di Parigi, e, secondo ciò che si era
colà stabilito il giorno 9 corrente, mi ha sollecitato a partire, ed
in vettura mi ha condotto al luogo destinato. Ho colà ritrovato
Giuseppe Flammia e gli altri nostri napoletani Luigi Giove, [Vito
Netti] e Myrtat, obbligati anch’essi a partire, ed in loro unione ho
intrapreso il duro viaggio ed abbandonato la bella Parigi, a piedi ed
accompagnati da un tempo freddo e piovoso. Era disposizione del
Governo di farmi scortare dalla gentarmeria infino a Milano, ma
appena ci ha scortati fin fuori Parigi, e poi, dopo esatta la nostra
parola d’onore, ci ha lasciati proseguire liberamente il viaggio.
Sono giunto verso la sera a Melun, lontano 11 ½ leghe da Parigi.
La lunghezza del cammino, il pessimo stato della strada ed il
peso di circa 22 rotoli
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della mia mocciglia, mi hanno offeso e
decorticato i talloni dei piedi, in guisa che ha bisognato medicarli,
e mettere la maggior parte degli effetti contenuti nella mia mocci-
glia e meno necessarii pel viaggio, in una scatola, e consegnarli alla
Messagérie
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per mandarli in Lione. Sono stato altresì obbligato di
comprarmi un pajo di scarpe forti per calzarmi, non potendo più
far uso degli stivali, a cagione delle piaghe che si sono fatte ai piedi.
Speso per la scatola e per le scarpe L. 1.00.
Alloggio nell’Hôtel du Gran [
sic
] monarque.
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Un rotolo, nell’Italia meridionale, equivaleva a circa 800 grammi.
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Servizio di trasporto di merci varie.
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